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11 Settembre 2001 - Inganno Globale

    

11 Settembre 2001: Quattro aerei per trasporto passeggeri si schiantano contro le torri gemelle.

Questo è almeno quello che viene detto.


Il Mercoledì dell' 11 Settembre 2001 quattro aerei passeggeri decollano. I voli sono: American Airline 11, United Airline 175, American Airline 77 e l' United Airline 93.
 Dei dirottatori armati di taglia carte gli intercettano, cambiandone la rotta. Il primo volo è quello che si sarebbe schiantato contro la prima torre, anche se non c'è un video, o un testimone ad affermarlo. Il secondo si va a scontrare contro la seconda torre del World Trade Center.
Il terzo volo va contro il pentagono mentre il quarto si schianta in una zona boschiva.

Per anni abbiamo visto e rivisto le stesse immagini, gli stessi filmati, ma qualcosa non quadra.
Come spiegato nel documentario di Massimo Mazzucco, Inganno Globale, ( http://shop.luogocomune.net/ ) non vi è un solo video che verifichi il fatto che l' American Airline 11 si sia andato a scotrare contro la prima torre del WTC, tantomeno il fatto che l'aereo che si è andato a schiantare contro il pentagono ha lasciato solo un buco nel muro grande la metà del suo muso.

Ma facciamo il punto.
La difesa Americana è la più forte al mondo.

Verso l'ora di punta, nei cieli Americani volano più di 10000 aerei. La Difesa Nazionale dell' Aviazione Americana è in contatto con tutti i centri regionali della stessa. A sua volta i centri regionali scambiano informazioni con la difesa Nazionale, che unendo i dati che tutte le basi americane inviano ad esso, ha il totale controllo dei cieli. Se un aereo viene dirottato, di lì a  cinque minuti dalla scoperta del dirottamento, un caccia militare è già in volo verso l'aereo.

In America si hanno circa 75 dirottamenti l'anno, che di solito vanno a buon fine.

Il dirottamento del primo aereo è stato segnalato da un membro dell'equipaggio, che ha chiamato con il cellulare l'aereoporto. Dopo circa 5 minuti, i caccia erano già pronti per partire, ma l'ordine ufficiale non arrivava. Passano i minuti.Dopo circa dieci minuti di attesa, un pilota decide di non aspettare, e decolla verso il Boing 757. a circa metà strada, un ordine, (ufficiale) lo costringe a cambiare rotta verso un obbiettivo inesistente.

Così il volo American Airline 11 si va a schiantare indisturbato contro il WTC1 mentre il volo United American 175 continua per più di 200 km per poi tornare indietro e abbattersi sulla WTC2.

Ora, le Torri Gemelle erano proggettate in modo da poter sopportare qualunque impatto con qualunque aereo. Dentro le mura esterne, si ergeva una quantità infiniti di una fittissima rete di pilastri d'acciaio, fornando una rete, per cui andare a sbattere con un Boing 757 contro il World Trade Center sarebbe stato come andare a fissare un chiodo in una fittissima rete, se poi pensiamo che la rete è di acciaio puro, e spesso più di 5cm allora la cosa sembra impossibbile.

Si avanza la tesi che le torri siano in realtà, state fatte cadere con delle esplosioni controllate:




Il quarto aereo si è schiantato in Pensylvenia, e il film United 93 lo ricorda, dando allo schianto, la ragione di una rivolta dei passeggeri.

Attentati terroristici o colpo di stato, questa vicenda ci ha fatto gelare il sangue nelle vene a tutti, forse dopo aver letto ancora più impressionati, dal fatto che si possano uccidere 3000 persone, soltanto per scopi terroristici o politici.


A meno che due aerei, quello del pentagono e quello della prima torre non si siano dissolti nell'aria con i loro passeggeri, lasciando un misero buco grande quanto un caccia, non sapremo mai la verità.

O questo è quello che vogliono farci credere.

L' 11 Settembre 2001 non è stato un giorno qualsiasi, in cui 3 aereo si sono schiantati per dirottamento.
 Nessun black out ha impedito allo stato Americano di salvare 3000 persone. Ma ordini dall'alto l'hanno impedito.



Informazioni tratte da Inganno Globale - 11 Settembre 2001 
luogocomune.net
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Questo è un divertente articolo ( tradotto da luogocomunue.net) scritto da David Ray Griffin

Nella preparazione di alcuni materiali che pubblicheremo per l’11 di settembre, sono emersi alcuni dettagli che offrono una nuova riflessione sulla curiosa epifania della cosiddetta “versione ufficiale” dei fatti.

Come molti ricorderanno, uno degli aspetti più paradossali della vicenda fu il viaggio compiuto da Atta e Al-Omari da Boston a Portland, nel Maine, il 10 di settembre. Su questo argomento, e sul carnevale di contraddizioni che ne sono emerse, David Ray Griffin ha scritto un divertente articolo, nel quale mette in evidenza i continui “aggiustamenti” apportati alla versione ufficiale per tenere in piedi una storia completamente priva di senso.

Nessuno infatti ha mai saputo spiegare perchè i due terroristi, che dovevano dirottare un aereo in partenza da Boston il mattino seguente, siano andati fino a Portland il giorno prima, prendendo poi una coincidenza talmente stretta con il volo di Boston, il mattino seguente, da rischiare di mandar a monte tutto il piano. Di fatto, la valigia di Atta non fece in tempo ad essere caricata sul volo in partenza da Boston, e se il volo di ritorno da Portland avesse tardato solo di un’ora, nemmeno Atta e Al-Omari sarebbero riusciti a salire su AA11, e quindi a dirottarlo. (Vi immaginate che figuraccia, gli attentati dell’11 settembre con una sola Torre colpita?)

In realtà, abbiamo capito tutti benissimo perchè i due abbiano fatto questo strano viaggio: senza questa “variante” sul programma, …

… la valigia di Atta non sarebbe mai potuta ”restare a terra” a Boston, e quindi gli investigatori non avrebbero mai potuto trovare gli “indizi” che ci avrebbero portato alla rapida identificazione di tutti i terroristi. (Regola n. 1 del terrorista provetto: porta sempre con te una valigia contenente un Corano, un testamento, una divisa della American Airlines e un manuale di volo dei Boeing 767. Così se per caso la polizia ti ferma per strada, mentre vai all’aeroporto, tu dici che di lavoro fai l’assistente di volo, che il testamento lo porti sempre dietro per scaramanzia, e che i manuali del Boeing ti servono durante il volo per far ripassare al comandante le procedure di atterraggio).

Non solo il motivo del “viaggio” a Portland è evidente, ma sappiamo anche che l’FBI, quando si cimenta nel disseminare “indizi” di questo tipo, tende spesso ad esagerare (basti pensare alla quantità industriale di documenti di identità dei terroristi che sono emersi dalla buca – altrimenti vuota - di Shanksville: roba da aprire un locale ufficio dell’anagrafe per espatriati sauditi). Nel caso di Portland i nostri federali hanno pensato bene di “supportare” la presenza di Atta e Al-Omari con la serie di immagini, ricavate dalle telecamere di sicurezza, che ci mostrano i due futuri martiri bighellonare come turisti qualunque nella cittadina del Maine, la sera del 10 settembre.

Fra le 20 e le 21 i due compaiono davanti alle telecamere di un locale Pizza Hut. Alle 20:31 le loro immagini vengono registrate da un bancomat della KeyBank. Alle 20:41 da un altro bancomat della Fast Green, alle 21:15 si vedono i due che fanno benzina da Jet Smart, e infine alle 21:22 l’immagine di Atta viene catturata da una telecamera del Wal-Mart di Scarborough.

E qui scatta la riflessione di cui parlavamo all’inizio: secondo voi, come ha fatto l’FBI a recuperare tutte queste immagini, in soli 3 giorni di tempo? A Portland – come in tutte le altre città americane – ci sono ormai telecamere di sicurezza dappertutto. Ogni singolo negozio, ogni locale pubblico, ogni ristorante, pizzeria, drogheria, distributore di benzina, supermercato, farmacia, fruttivendolo, negozio di ottica, di calzature, di alcolici, di elettrodomestici, di tendaggi, eccetera eccetera… ha come minimo mezza dozzina di telecamere che sono in funzione 24 ore su 24. Se qualcuno ha voglia di fare i conti, io con le iperboli non sono mai stato pratico.

Come faceva l’FBI a sapere che Atta e Al-Omari avessero mangiato proprio da quel particolare Pizza Hut, quella sera, e non ad esempio dal McDonald’s che sta dall’altra parte della città? O in uno qualunqe delle centinaia di posti di ristoro che ci sono fra le due località? Come facevano a sapere che i due avessero fatto benzina proprio a quel distributore di Jet Smart, quella sera, e non ad esempio a quello della Exxon che c'è di fronte?

Non potevano saperlo, ovviamente, perchè “le foto ancora non le avevano viste”.

Questo vuol dire che, per aver scovato quelle immagini, qualcuno all’FBI deve essersi guardato tutte le registrazioni di tutte le videocamere di sicurezza che sono in funzione in tutti i locali pubblici della città. Roba da iniziare oggi e finire nel 2057, dopo aver subito almeno tre esaurimenti nervosi e quattro operazioni di sostituzione totale della cornea.

Tutto questo, naturalmente, non stride nemmeno un pò con il fatto che nessuno sia invece riuscito a rintracciare una sola immagine dei 5 terroristi che si imbarcano all’aeroporto di Boston. In quel caso il volo lo conosci, la porta di imbarco la conosci, il percorso dal check-in all’imbarco lo conosci, e quindi le telecamere da analizzare sarebbero al massimo una ventina.

Che dite, troppo facile? Sarà forse per quello che non ci hanno nemmeno provato?




9 Maggio 2008, David Ray Griffin


AVVISO: Il documentario si può visualizzare in streaming nella seguente pagina: 11/09/01 Inganno globale


 
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